Una visita a Graz e la scoperta di Fritz Pregl, uno straordinario scienziato.
Ho visitato cinque anni fa Graz, alla ricerca delle testimonianze lasciate da Fritz Pregl, Nobel 1923 per la chimica, che ha vissuto in questa città. Colgo l’occasione della ricorrenza del centenario della sua premiazione per ricordare il contributo che ha dato allo sviluppo della chimica. Graz è il capoluogo del Land della Stiria in Austria, la seconda città austriaca per numero di abitanti . Una città dove ben sette linee di tram di superficie la percorrono in lungo e in largo creando una isola pedonale tra le più grandi d’Europa. Non è solo la capitale della regione del vino, ma è anche sede di 6 università con circa 60000 studenti, un quarto degli abitanti, con il centro cittadino che è uno dei meglio conservati dell’Europa centrale e grazie a ciò, nel 1999 Graz venne aggiunta all’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. All’Università Karl-Franzens, che è la più antica, Nikola Tesla studiò ingegneria elettronica nel 1875. Il premio Nobel Otto Loewi, farmacologo, insegnò dal 1909 al 1938, e Keplero fu professore di matematica dal 1594 al 1599. Erwin Schrödinger fu per breve tempo rettore nel 1936. Tra i vecchi e austeri edifici che rimangono ancora in piedi della vecchia università , uno tra i più grandi e imponenti porta in alto scritta la sua destinazione “CHEMISCHES INSTITUT MDCCCLXXVI “.
La chimica ha nella storia dell’università uno dei posti di rilievo , anche per merito di uno dei suoi docenti, Fritz Pregl, che vi ha studiato e poi lavorato presso quell’istituto ottenendo nel 1923 il premio Nobel per la Chimica. Fritz Pregl nacque il 3 settembre 1809 a Laibach (Lubiana), che allora si trovava in Austria – Ungheria. Studiò medicina all’Università di Graz, dove Ludwig Boltzmann era tra i docenti, conseguì il dottorato nel 1893, e iniziò a praticare la professione come oculista, ma coltivò la sua passione per la ricerca diventando uno degli assistenti del professore Alexander Rollett dell’istituto di Fisiologia, che aveva intuito le sue doti. Pregl ha iniziato a lavorare sull’acido colico e altri acidi biliari. I suoi interessi iniziarono ad assumere una forte inclinazione verso la chimica. Alla morte di Rollett nel 1903, Pregl decise di ampliare i suoi orizzonti, imbarcandosi in una spedizione chimica attraverso la Germania. Visitò il chimico fisico Wilhelm Ostwald a Lipsia, studiò gli addotti di monossido di carbonio dei pigmenti del sangue a Tubinga con Gustav von Hüfner, e poi trascorse del tempo a Berlino con Emil Fischer, il principale chimico organico della Germania. L’incontro con Fisher non fu dei migliori: questi inizialmente era molto contrariato, perché, prima di iniziare il suo lavoro di prova sulla sintesi, Pregl impiegò quattro giorni per lavare accuratamente il suo posto di lavoro e gli strumenti, e comprò nuovi palloni per la distillazione sottovuoto. Una preparazione accurata e senza fretta era lo stile di Pregl. Alla fine Fisher rimase soddisfatto del risultato della sintesi. Tornato a Graz continuò a lavorare sulla composizione di materiali biologici. In quegli anni lavorò molto nelle officine meccaniche e di soffiatura del vetro dell’università acquisendo una notevole competenza tecnico-pratica che si rivelerà decisiva più avanti. Dal 1910 al 1913 Pregl fu professore all’Università di Innsbruck, dove sviluppò il metodo per la microanalisi quantitativa di sostanze organiche, sul quale continuò a lavorare dopo che fu richiamato a Graz nel 1913. A Graz divenne Decano della Facoltà di Medicina e Vice cancelliere. Morì il 13 dicembre 1930 a Graz. È sepolto nel cimitero di Graz e le autorità cittadine gli hanno dedicato una tomba monumentale.
Questo straordinario chimico ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca e alla didattica. Scapolo, alloggiava in un appartamento a pochi passi dall’università, mangiando i suoi pasti sempre nella stessa trattoria lì vicino, l’Heinrichshoff, che esiste ancora oggi. Unica distrazione la sua passione per lo sport, il calcio e l’alpinismo. Un insegnante che esigeva molto dai suoi studenti, ai quali tuttavia non risparmiava il proprio tempo libero, continuando il suo insegnamento persino nella sua casa. Ha vinto il Nobel per avere inventato la tecnica della microanalisi quantitativa organica. La maggior parte del premio Pregl lo ha donato per la modernizzazione del suo istituto. La conoscenza della composizione elementare di una sostanza organica ha rappresentato una sfida incessante per i chimici. Poiché Pregl ci ha consegnato una tecnica rivoluzionaria di analisi quantitativa delle sostanze organiche vediamo quale era lo stato dello cose prima di lui.
Nel PDF che segue è raccontata la storia di questa impresa scientifica che ha segnato l’inizio di un nuovo corso per la Biochimica .
La storia della microanalisi organica di Fritz Pregl Nobel 1923