Due donne chimici : Teresa Maresca e Maria Bakunin
Teresa Maresca si è laureata a Napoli in Chimica nel 1926 . Nella Gazzetta Ufficiale Del Regno D’Italia n°233 dell’ottobre 1926 compare nell’elenco dei Chimici della Regia Università di Napoli che hanno superato l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione nell’anno 1925 . Era infatti consuetudine prendere l’abilitazione l’anno dopo il conseguimento della laurea . Su trentatré chimici abilitati le donne erano otto .
La Gazzetta del 1926
Suo padre Simpliciano Maresca era direttore del Dazio del comune di Castellammare . Ma in quella stessa Università si era laureata in chimica nel 1895 Maria Bakunin , figlia dell’anarchico Michael Bakunin .
Maria Bakunin
Le strade delle due donne come vedremo si incroceranno. Ma chi era Maria Bakunin ? Era nata in Siberia nel 1873, terzogenita , figlia del famoso principe , filosofo e rivoluzionario russo , Michail Bakunin (1814-1876) . Dopo la morte del padre , avvenuta a Berna nel 1876 , segue a Napoli la famiglia accolta dall’avvocato socialista Carlo Gambuzzi che ne sposa la madre . Gambuzzi aveva conosciuto suo padre Michail durante un soggiorno dell’anarchico a Napoli ed erano diventati sostenitori della stessa causa e intimi amici . Maria intraprenderà gli studi di chimica presso l’ateneo napoletano . Farà una brillanta carriera universitaria , distinguendosi nella ricerca e si occuperà con passione dell’insegnamento . Pubblicò già nel 1890 il primo contributo scientifico. Nel 1896 era tra i chimici italiani riuniti per festeggiare il 70° compleanno di Stanislao Cannizzaro a Roma presso l’Istituto Chimico di Via Panisperna.
La storia di Maria Bakunin raccontata da Pasqualina Mongillo
La storia della sua vita è raccontata nel bel libro di Pasqualina Mongillo “ Marussia Bakunin : una donna nella storia della chimica “ Ed. Rubbettino . Un suo allievo , divenuto poi famoso chimico , Rodolfo Alessandro Nikolaus racconta << …..era molto dura ed esigente con il personale . Ho una sua pubblicazione scientifica dove nell’angolo destro in alto è scritto: prendere a calci Vincenzino (il custode) perché non si è fatto le basette. Ma se qualcuno di loro si ammalava allora correva a visitarli ed ad assisterli >>.
Una donna coraggiosa
Siamo durante l’occupazione alleata : << Frequentatori della Bakunin erano anche due ufficiali militari alleati , il Generale Hume ed il colonnello Gayre. Un giorno Hume dopo un pranzo particolarmente squallido, chiese alla Signora: “Ha bisogno di qualche cosa?” La inaspettata risposta fu: “alcool ed ovatta”. Migliaia di litri di alcool e centinaia di chili di ovatta riempirono via Mezzocannone ( la sede dei laboratori di Chimica) . Batuffoli di ovatta imbevuti di alcool servirono a riscaldare le nostre provette mentre bruciatori alimentati ad alcool facevano funzionare le nostre attrezzature e i gruppi elettrogeni >>.
Nicolaus ricorda ancora « quando i tedeschi misero a fuoco le biblioteche di via Mezzocannone , la Bakunin si sedette in prossimità delle fiamme incrociando le braccia. Il tenente tedesco comandante, stupefatto da tanto coraggio, dette ordine di ritirarsi e i danni furono meno gravi » .
Teresa Maresca
Teresa Maresca è stata una allieva della professoressa Maria Bakunin durante il suo corso di laurea . Ho riportato gli aneddoti precedenti perchè tra le due donne vi è una grande somiglianza . Teresa Maresca ha speso per la creazione dell’I.T.I.S. energie e passione che solo un grande amore per la scuola poteva giustificare . E’ stata anche lei una guida severa , che esigeva da tutti dedizione al lavoro e disciplina . Ancora la ricordo nel piano della presidenza “passare in rassegna” gli studenti che alla fine delle lezioni scendevano le scale , in fila per due , ordinati e in silenzio . Incuteva rispetto e soggezione , e quando appariva in lontananza si passava la voce “ c‘è la Teresa ! “ . Ma la sua umanità era tanto grande quanto la sua severità . Ci stupiva un po’ quando la coglievamo mentre rideva in modo gioioso . Dopo la laurea ha iniziato il suo percorso accademico facendo l’assistente del Prof. Giordani . Ancora una volta si affaccia Maria Bakunin .
Francesco Giordani
Anche Francesco Giordani è stato allievo della Bakunin . Si laureò all’ateneo di Napoli in chimica nel 1918 . Fu assistente di Maria Bakunin , e ancora studente pubblicò alcune ricerche compiute in collaborazione con la Bakunin , la quale riconobbe in lui capacità non comuni .
La carriera di Giordani , uomo dello stato
Ma la carriera di Giordani andò oltre a quella accademica , nel 1937 fu nominato vicepresidente dell’IRI e poi presidente fino al 1943 . Subito dopo la guerra fu messo in disparte per un breve periodo , come alto dirigente legato al fascismo . Ma ben presto fu messo in condizioni di operare pienamente .
Nel 1952 fu nominato presidente del Comitato Nazionale delle Ricerche nucleari (CNRN) . Nel 1957 fu nominato membro italiano dei tre saggi europei che promossero l’Euratom . Era uno scienziato al servizio dello stato .
Teresa Maresca e Francesco Giordani
Teresa Maresca lavorò come assistente di Giordani e ho trovato alcuni loro lavori pubblicati nel 1929 .
La loro collaborazione nacque attraverso il comune rapporto con Maria Bakunin .
La venuta ad Arezzo di Teresa Maresca
Questo breve racconto finisce con la comparsa ad Arezzo di Teresa Maresca nel 1960 . Venne incaricata di fondare la nuova scuola , una scuola di tecnici , in principio chimici , che fornisse il territorio di quadri intermedi necessari alla sua industrializzazione .
L’incarico a Teresa Maresca
Chi ha fatto venire ad Arezzo questa oscura docente di Chimica Analitica napoletana ? Qualcuno poneva fiducia nelle sue qualità ? L’operazione fu politica , condotta da politici legati al territorio aretino , i quali si rivolsero ad uno “ scienziato dello stato” tra i più importanti , Francesco Giordani . E Giordani indicò loro la sua ex assistente di cui conservava una grande stima , Teresa Maresca . Fu una felice scelta , perché la scuola nacque . Il primo anno le tre classi vennero ospitate in un vecchio , ma dignitoso palazzo in via XX settembre di fronte alla casa del Vasari . L’anno successivo venne traslocata nel complesso della sede della ex GIL , dove si trova ancora dopo cinquantacinque anni .
1 commento
Gent.mo Prof. Poeti,
sono un ordinario di Chimica applicata della facoltà d’Ingegneria della Federico Ii di Napoli in quiescenza. Mi occupo attualmente di storia della chimica a Napoli ed ho già pubblicato diversi saggi al riguardo.
Ho letto parecchi dei suoi articoli, che trovo sempre molto ben scritti e informativi. Sono particolarmente interessato all’articolo su Teresa Maresca, perché sto scrivendo un saggio sulla chimica al femminile a Napoli nei primi decenni del Novecento. Le chiedo se quanto ha riportato è tutto quello che è venuto a sapere o se è possibile saperne di più. Non so se lei ha insegnato nella scuola fondata dalla Maresca, ma se è così potrà forse attraverso la segreteria accedere a qualche notizia in più di carattere anagrafico e di carriera. Mi sarebbe molto utile, perché su questi personaggi si trova molto poco su Internet e in letteratura. A parte qualche notizia desunta da annuari, non si ha modo di raccogliere dati, anche i più basilari. Ecco perché ricorro a lei, che per interessi e per vicinanza potrebbe almeno in parte colmare la lacuna.
Ho letto anche quanto ha scritto sulla Bakunin. C’è qualcosa da aggiornare (per esempio che non era figlia di Bakunin). Vorrei inviarle il mio saggio di un paio di anni fa sulla rilettura della vita e della carriera della famosa scienziata napoletana. Se mi fornisce un indirizzo e-mail, glielo invio subito.
Grazie dell’attenzione e vive cordialità,
Carmine Colella