La storia dell’Acido Cianidrico (acido Prussico).
La scoperta dell’acido cianidrico da parte di Carl Scheele avviene dopo una lunga, meticolosa e organizzata serie di esperimenti che hanno come oggetto il Blu di Prussia. Egli raccoglie, dopo quasi trent’anni, il testimone che ha lasciato Pierre-Joseph Maquer (1718-1784), il primo che condusse una ricerca sperimentale sistematica sulla composizione del Blu di Prussia.
Questa ultima avvincente storia di Maquer è raccontata in questo stesso blog:
I risultati raggiunti da Carl Scheele sono riportati in una dissertazione pubblicata in due tempi nel 1782 dal titolo:
“Saggio sulla sostanza colorante del Blu di Prussia”
contenuta nella Memorie dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma anno 1782 .
Nella sua opera Encyclopdie Methodique. Chimie, Pharmacie et Metallurgie, pubblicata nel 1795, Antoine François Fourcroy, sostenitore e divulgatore della nuova chimica di Lavoisier, nel riportare i risultati raggiunti da Scheele riserva un giudizio molto positivo al suo lavoro:
La terza memoria del 1782, che porta il titolo Saggio sulla materia colorante del blu prussiano, è la più importante e la più nuova delle tre, Scheele ha l’obbiettivo nell’impegnarsi nelle ricerche, di cui questa memoria è piena, di ottenere pura e separata da qualsiasi combinazione la materia colorante del blu di Prussia, che i chimici conoscono ancora solo unita agli alcali o ai metalli. Ha fatto una miriade di esperienze per raggiungere questo obiettivo, che scrive con la concisione che gli è ordinaria, e che non sono nemmeno tutte facili da ascoltare o spiegare; ma questo difetto risiede nella natura difficile e astrusa dell’oggetto stesso, e l’opera di Scheele è comunque il suo capolavoro per la finezza dei tentativi che presenta, e per la novità di alcuni dei risultati che ha ottenuto.
Malgrado Scheele si muova nell’ambito della teoria del flogisto, il suo lavoro sperimentale raggiunge risultati di eccezionale valore , che non possono passare inosservati e che sono riconosciuti anche dai chimici del nuovo corso. Dopo un lungo lavoro attraverso il quale riesce a isolare l’acido cianidrico, e del quale dà una composizione qualitativa, compie quello che a me pare il risultato più impensato, riuscire a sintetizzare l’acido cianidrico.
La traduzione della memoria
Ho tradotto la memoria di Scheele inserendo riquadri esplicativi che aiutano a chiarire i risultati dei suoi esperimenti. È necessaria una lettura attenta e paziente, ma ne vale la pena perché se ci addentriamo nel lento dispiegarsi della sua attività sperimentale cogliamo tutta la genialità della sua impresa. Anche se nel suo complesso l’opera di Scheele è pienamente comprensibile, tuttavia alcune parti si prestano a interpretazioni diverse, o per un lettore di oggi un po’ ermetiche . La memoria è disponibile in formato PDF nell’allegato seguente:
Il saggio di Carl Scheele sull'Acido Cianidrico 1782
Sull’invenzione del colorante Blu di Prussia vedi anche l’articolo in questo blog :
https://www.robertopoetichimica.it/il-colorante-blu-di-prussia-storia-e-struttura-chimica/