La Respirazione nella prima memoria di Lavoisier – anno 1777

Lavoisier studiando i cambiamenti dell'aria atmosferica confuta la teoria del Flogisto

by Roberto Poeti

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Presentazione della Memoria di Lavoisier : ESPERIMENTI SULLA RESPIRAZIONE ANIMALE”- anno 1777.

La via maestra per introdurre nella didattica la storia e l’epistemologia della chimica è utilizzare come strumento fondamentale le memorie, i saggi e le pagine dei testi scritti dai protagonisti della chimica. Ho tradotto in italiano dal francese , credo per la prima volta, la Memoria che Lavoisier ha letto all’Accademia delle scienze nel 1777 dal titolo « Esperimenti sulla respirazione degli animali e sui cambiamenti che avvengono nell’aria atmosferica  che passa attraverso i loro polmoni», perché costituisce il suo primo tentativo organico di mettere in discussione e superare la teoria del flogisto. L’incipit della sua Memoria:

« Di tutti i fenomeni dell’economia animale, non ce n’è uno più sorprendente, né più degno dell’attenzione dei fisici e dei fisiologi, di quelli che accompagnano la respirazione. Se da un lato sappiamo poco dell’oggetto di questa singolare funzione, sappiamo dall’altro che è così essenziale alla vita che non può essere sospesa per qualche tempo senza esporre l’animale al pericolo di una morte imminente..»

Con una  serie di esperimenti sui fluidi elastici (ossigeno, anidride carbonica, azoto), che esegue con un metodo scientifico rigoroso e che descrive con un linguaggio efficace e chiaro, per prima stabilisce l’identità dei vari fluidi elastici dell’aria atmosferica, attraverso un processo analogo alla analisi e alla sintesi di un composto, cioè dividendo i costituenti dell’aria atmosferica, per poi riunirli :

« Questo è il tipo di prova più completo a cui uno può arrivare  in Chimica, la separazione dell’aria e la sua ricomposizione»

Poi  indaga per la prima volta i cambiamenti che avvengono nell’aria atmosferica  durante la respirazione. Ma cerca anche di rispondere alla domanda su cosa  accade nei polmoni per avere questo cambiamento. La sua intuizione sulla fisiologia polmonare della respirazione ci coglie di sorpresa per sua profondità. Ci offre anche una spiegazione del colore del sangue che, anche se non del tutto  corretta, è di grande acutezza.    Dicevamo che nella Memoria mette in discussione la teoria del flogisto, e lo fa criticando le interpretazioni degli esperimenti che anche  Priestley, fautore della teoria del flogisto, aveva condotto sui fluidi elastici .

««Inoltre, siccome sto per combattere con una serie di esperimenti la dottrina di Stahl sul flogisto; le obiezioni che avrò contro questa dottrina ricadranno anche sull’aria flogistizzata, rivendicata dal sig. Priestley ».

La teoria del Flogisto  farà ancora pesare la sua influenza

Le nuove idee di Lavoisier fanno vacillare la teoria di Stahl , ma il prestigio di quest’ultimo è ancora grande . In molti chimici la via percorsa non è una scelta di campo radicale, ma una posizione di prudente attesa. Ce lo conferma l’autore del commento alle Memorie di chimica, il cui nome non è noto, ma è senz’altro un membro autorevole dell’Accademia :

« Una delle teorie chimiche più generali, accolta con un minimo contrasto, è quella del flogisto data da Stahl; ma in quasi tutti i fenomeni dove Stahl ha visto una combinazione di flogisto, c’è la separazione di un fluido aeriforme: quasi ovunque, secondo Stahl, un corpo perde il flogisto, un fluido aeriforme si combina con esso; così nei fenomeni in cui Staal ha osservato combinazioni o separazioni di flogisto, dobbiamo ammettere anche separazioni e combinazioni di aria prese nella direzione opposta. La teoria di Stahl non era quindi completa, ma doveva essere abbandonata o solo completata e corretta, e come doveva essere corretta? Queste domande dividono i Chimici: solo l’esperienza e il tempo dovranno deciderle. Fortunatamente è meno con il ragionamento che con gli esperimenti che i fisici si combattono oggi; e queste intense discussioni, anche se fossero rimaste indecise, avrebbero almeno prodotto nuovi fatti, e non sarebbero state inutili per le scienze. Così, anche se si rifiutasse la dottrina chimica che M. Lavoisier sostituisce a quella di Staal, queste  Memorie sarebbero comunque una raccolta di fatti interessanti che servirebbero per il progresso della Chimica

Come scrive J.H. Scott nel suo articolo sul J.C.E. “Qualitative  adequacy  of Phogiston”:

«Il trattamento comune del flogisto nei testi di chimica di base dà l’impressione che fosse una nozione assurda e che le persone erano piuttosto sciocche a sostenerla»

In realtà era proprio la sua complessità unita ad una certa versatilità che lo ha reso una fortezza quasi inespugnable per molto tempo.

 La riproduzione delle  esperienze della Memoria nella didattica

In un corso di chimica di base il contenuto della Memoria non presenta difficoltà per lo studente, considerato anche che gli esperimenti descritti  sono condotti con un apparecchiatura relativamente semplice. In un laboratorio di chimica di base possono persino essere riprodotte alcune delle sue esperienze . Sotto è riportato l’apparecchio per la calcinazione del mercurio impiegato nelle esperienze descritte nella sua  Memoria.

La Memoria di Lavoisier tradotta in formato PDF

 

 

 

 

 

 

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